Se ne sono dette tante sul 2012; chi ha prospettato la fine del mondo, chi l'arrivo degli alieni, chi lo vede come l'anno in cui l'egemonia occidentale dovrà lasciare il passo alle nuove superpotenze asiatiche, o chi non ci vede altro che un nuovo anno da aggiungere alla propria esistenza.
Io credo che il 2012 non sia specialmente diverso da quelli passati, e per questo speciale come ciascuno di quelli già trascorsi. Ogni anno, mese, giorno o minuto fanno la differenza nel momento in cui siamo noi a volerlo veramente. Non sono le circostanze esteriori a rendere un momento della nostra vita speciale, ma il modo in cui noi guardiamo a quell'istante, e allo spirito con il quale viviamo quella frazione di esistenza. Per dirla con un vecchio detto popolare, il bicchiere può essere mezzo vuoto o mezzo pieno. Ma non solo. Vedere il mondo e ciò che accade ogni giorno da una prospettiva di positività richiede una massiccia dose di fiducia e spensieratezza nell'accogliere gli eventi della vita, e alle volte un piccolo sforzo propositivo per cogliere la bellezza in ciò che apparentemente bello non è. Sono sempre più convinto che vi sia come un filo conduttore invisibile, al quale tutto e tutti siamo legati, e che ci trascina delicatamente in un percorso ben definito, che pur sembrando un groviglio ai nostri occhi, come un gomitolo di lana, racchiude in sè una linearità sorprendente, e che una volta consapevoli possiamo srotolare senza troppa difficoltà (o anche lasciarlo aggrovigliato senza farsi turbare troppo!)... E' un pò così che amo pensare alla vita. Nulla viene per caso, nemmeno gli avvenimenti più disorientanti. Prendiamo questa crisi economica. E' scontato a farsi prendere dallo sconforto, ma mi chiedo se possiamo invece guardare già oltre e vedere le opportunità di rinascita che ci attendono. Ci vorrà del tempo, e il passaggio non sarà indolore, ma è importante mantenere lo sguardo oltre, e sforzarsi di percepire la positività del cambiamento. Quello che abbiamo creato non è un sistema sostenibile, fare sforzi per mantenerlo sarebbe da stupidi e allora ben venga una rivoluzione pacifica, non di lotte o guerre, ma una rivoluzione creativa della mente e dello spirito. Una rivoluzione umana. Anche se i poteri forti mondiali si ostinano a voler mantenere questo ordine alle spalle della gente, io lo sento che saranno le persone a dare inizio ad una nuova era basata su nuovi valori. Basta tenere gli occhi aperti, e non è difficile scorgere esempi di cambiamento intorno a noi, piccole rivoluzioni silenti, pronte a convogliare in un un grande movimento di rinnovazione e crescita umana, come un fiume in piena. Anche il suicida, al limite della sopportazione, ha comunque garantita un'ultima fatidica scelta: arrendersi al dolore e farla finita, oppure scegliere di diventare qualsiasi altra cosa egli abbia in mente, anche (e soprattutto) la più folle. Anche un briciolo di positività rimasta è sufficiente per dare quella spinta a cogliere l'alternativa, per ad esempio potrebbe essere la scelta di mollare tutto, saltare sul primo treno e raggiungere mete nuove, per cambiare vita, conoscere nuove persone, aprirsi a nuovi incontri che porteranno a nuovi incontri e così via, fino a farci ritrovare quella rotta che sembrava persa per sempre, impossibile da ritrovare. Basta solo appellarsi a quell'ultima scintilla di positività che ci fa vedere oltre, e tutto il resto viene da sè, come un gomitolo che si srotola fra le dita, come destini dei quali non eravamo a conoscenza. Il mio augurio a tutta l'umanità è di saper cogliere il cambiamento positivo che ci attende in questo 2012 (e in ogni istante della nostra vita).
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chi sonoUn semplice viaggiatore, uno dei tanti, alla ricerca di quel qualcosa che so già essere quasi inafferrabile. Cosa che rende l'intero percorso ancora più avvincente. il blogNessuna pretesa prima di tutto. Un posto virtuale nel quale dare forma ai miei pensieri e ricordi per segnare le tappe dei miei viaggi, e del mio viaggio. archivi
April 2020
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